Intervista a Andrea Gangi - Artista e artigiano

Andrea è stato una piacevole scoperta, l’ho incontrato per la prima volta grazie a quella forza della natura che è Gaia Segattini e mi è piaciuto subito per la sua gentilezza e creatività. Nella mia personale enciclopedia, alla definizione di “carinissimo” appare la sua foto.

Ha prodotto il bellissimo portachiavi che fa parte della box n.21.

Visto che lo ritengo una persona interessante ho voluto intervistarlo così da farvelo conoscere meglio.

Andrea, artista artigiano e tanto altro, presentati a chi ci legge.

Mi chiamo Andrea Gangi, 45 anni, sono siciliano, vivo a Catania, mi piace andare in bici, mi nutrirei sempre di pizza e parmigiana ma la mia gastrite non me lo concede, indosserei sempre pantaloncini e ciabatte ma anche questo non è sempre possibile.

Creo gioielli in plexiglass, pop, vistosi, colorati, ho un brand che si chiama IBRIDI, mi sento fortunato perché amo il mio lavoro, mi definirei una persona autoironica e leggera, da non confondere con la stupidità.

Quando è stato il tuo primo approccio con l’arte e quali sono le esperienze che ti hanno portato fino a qui.

Il mio è un percorso strano, diciamo che la mia vita si divide in prima di IBRIDI e dopo IBRIDI.

Sin da piccolo sono stato appassionato di fotografia, ho studiato grafica pubblicitaria e fotografia nella mia città, poi mi sono trasferito a Milano dove ho frequentato lo IED ed ho approfondito la fotografia.

Volevo diventare un “GRANDE FOTOGRAFO DI MODA”, mi fa sempre un po’ sorridere questa cosa.

Ho lavorato in quel settore per 10 anni, prima come assistente fotografo per le sfilate, poi in alcuni studi sempre nel settore moda, poi mi sono specializzato nella stampa manuale bianco nero e per 4 anni ho lavorato 8 ore al giorno in camera oscura.

Successivamente ho deciso di ritornare in Sicilia e poco prima avevo scoperto il plexiglass e me ne sono innamorato.

Il tuo brand IBRIDI è molto pop e colorato, cosa ti ispira nelle tue creazioni?

IBRIDI è nato nel 2007 e anche in questo caso il percorso è stato inverso.

Ho fatto tutto al contrario, prima ho aperto un negozio sempre a Catania, che è durato 10 anni, successivamente mi sono dedicato alla vendita online e a eventi in giro per l'Italia.

Prendo ispirazione sicuramente dai colori della mia terra anche se quello che realizzo è la cosa più lontana possibile dalla tradizione siciliana, mi sono sempre piaciuti i gioielli vistosi e colorati.

Il mio immaginario estetico è fatto da bijoux americani, dalle parure vistose di JOAN COLLINS in DINASTY rivisitate in modo contemporaneo e ironico, dal vintage anni 70, dai gioielli in resina colorata che indossava mia mamma e dalla cultura pop in generale.

So che fai spesso collaborazioni con altri brand, quanto è importante per te l’affinità professionale e quanto il rapporto umano con le persone con cui collabori?

Le collaborazioni sono in assoluto la cosa che più mi piace del mio lavoro, ho la possibilità di sperimentare, di conoscere colleghi nuovi, di conoscere città nuove.

Forse è poco professionale ma l'affinità umana è fondamentale per me in una collaborazione, quando decido di collaborare non penso mai all'aspetto commerciale o economico ma baso tutto sull'arricchimento personale.

Questo è il mese del Pride, hai dei progetti particolari?

No, per questo giugno non ho programmi legati al PRIDE, devo dirti con molta franchezza che ogni anno giugno dà tanta visibilità alla comunità ma mi chiedo anche se lo stesso interesse per la comunità ci sia anche negli altri mesi dell'anno, detto questo credo sia sempre giusto approfittarne e sfruttare questo momento.

Cosa significa il Pride per te e come vedi la situazione attuale?

Il PRIDE per me vuol dire festa, gioia, condivisione.

Ho partecipato a parecchi PRIDE nella mia vita in tante città: Milano, Roma, Catania, Palermo, Madrid, il clima è sempre di grande inclusione e tutto questo mi emoziona.

Ogni anno la situazione è sempre più difficile e quest'anno più che mai è importante partecipare  ai PRIDE in giro per l'Italia.

Non ti nego la mia paura per questo periodo buio che l'Italia e il mondo intero sta attraversando, credo che l'unica soluzione sia RESISTERE ed ESISTERE.

Esserci prima di tutto, manifestare, ricordare che qualsiasi legge oscura e medioevale venga partorita da qualsiasi governo noi continueremo a ESISTERE e non sarà certo un modo di pensare e di considerare la società a mio avviso lontano anni luce dalla realtà a far tacere una comunità intera che è fatta da persone che pretendono di essere tutelate e rispettate.

Ora parlaci un po’ di te, chi è Andrea e cosa ti piace fare nella vita.

Credo d'aver già risposto a questa domanda nella prima parte, posso aggiungerti che da anni cerco di lavorare su me stesso, spero di riuscire a diventare una persona libera dai pregiudizi, dai preconcetti e spero di fare più esperienze possibili perché è quello che mi piace di più, chiacchierare, scambiare opinioni, conoscere, scoprire cose nuove e stupirmi.

Noi parliamo sempre un po’ di caffè, ti ricordi quando hai assaggiato il caffè per la prima volta, o quando ha iniziato a piacerti?

Credo d'aver iniziato a bere il caffè quando mi sono trasferito a Milano, inizialmente bevevo quello americano, nella tazza grande, probabilmente ero una vittima inconsapevole di alcune serie televisive nelle quali la tazza grande era sinonimo di pausa e conversazione.

Ora il caffè per me vuol dire 'buongiorno', è la prima cosa che faccio appena sveglio, ho ancora gli occhi chiusi quando metto su la moka.

Non sono un grande consumatore di caffè ma il rito mattutino per me è sacro.

Ora chiudiamo con la frase che ti identifica meglio.

Sai che non mi viene in mente nulla, non trovo una frase nella quale identificarmi.

Posso citarti quello che ho scritto nella bio del mio instagram:

“Se siete alla ricerca del filo di perle avete sbagliato posto, qui le cose si fanno sul serio”

Per contattare Andrea

IG: ibridi

info@ibridi.it

+39 3926555511