Come riconoscere un caffè di qualità?

Come riconoscere un caffè di qualità?

Aspetta, aspetta! Prima di leggere oltre, vai in cucina, in dispensa o dove conservi il caffè, e prendi un pacchetto. Ci sei? Benissimo. Oggi parliamo proprio di questo: dei pacchetti di caffè e delle loro etichette, come leggerle e quali informazioni sono importanti. 

Come già ho scritto nel mio articolo sullo Specialty Coffee, l’informazione è importantissima perché ci consente di riconoscere un caffè di qualità da uno scadente. Tuttavia, spesso, anche informazioni che sembrano essere sinonimo di qualità richiedono invece qualche riflessione in più. 

In questo articolo troverai trucchi e consigli per orientarti nella scelta di un buon caffè. In questo modo saprai di poter avere tra le mani un caffè di qualità, più trasparente e anche sostenibile. 

E il caffè che hai tra le tue mani adesso com’è? Credi di conoscerlo?

L’etichetta del caffè commodity

Un pacchetto di caffè della grande distribuzione generalmente non fornisce molte informazioni. Sebbene si possano trovare anche caffè mono origine, anche in questi casi le informazioni sono spesso molto limitate o vaghe, e la tracciabilità spesso assente.

L’informazione forse più comune a tutti i pacchetti di caffè è la composizione, quindi se si tratta di un 100% arabica o di un blend arabica e robusta. Tuttavia, anche questo, in verità, non ci dice molto!

“100% arabica” cosa significa? 

Quante volte l’hai letto? Tantissime, immagino. Infatti, “100% arabica” compare quasi su tutti i pacchetti di caffè. Questa indicazione non è sinonimo di qualità, si tratta solamente di  un’informazione relativa alla tipologia di caffè contenuto in quel pacchetto, ossia alla specie. 

Pensa però al mondo del vino. Se su una bottiglia trovi scritto che quel vino è prodotto con sole uve Chardonnay, hai la certezza che sia di qualità? No, esatto. Vale lo stesso per il caffè: esistono arabiche di qualità e arabiche di scarsa qualità, caffè più sostenibili e caffè meno sostenibili. 

Il mio consiglio? Non fermarti a questa informazione, vai oltre

Le certificazioni? 

Spesso puoi usare le certificazioni come indicatore per orientare le tue decisioni di acquisto, in particolare quando non si tratta di caffè specialty. 

Mi riferisco alle certificazioni come Rainforest Alliance (RA) che, in particolare nel caso di brand più grandi, rappresentano una sicurezza minima di maggiore tutela ambientale e sostenibilità sociale.

Allo stesso modo, possono essere utili indicatori anche le certificazioni BIO e Organic.

Detto questo, il mio consiglio è sempre quello di guardare attentamente l’etichetta e leggere le informazioni. Il sistema delle certificazioni è sicuramente un plus, ma non sostituisce trasparenza e tracciabilità. 

Com’è un caffè di qualità? 

L’etichetta di un caffè di qualità approfondisce la storia e il percorso che quel caffè fa dall’origine alla tua tazzina. Più informazioni trovi sull’etichetta e meglio è, significa che il torrefattore non ha nulla da nascondere e che il prodotto ha una filiera più trasparente. 

Quando parlo di caffè di qualità mi riferisco non solo ai caffè specialty! Esistono tanti torrefattori che, attenti alla selezione della materia prima, offrono caffè di qualità elevata. Si tratta di caffè che, a differenza degli specialty, possono contenere alcuni difetti o non essere particolarmente complessi a livello gustativo, ma restano caffè di qualità godibilissimi e, soprattutto, tracciabili. 

Desideri avvicinarti al mondo del caffè di qualità? Vuoi scoprire qual è la differenza tra il caffè convenzionale che, magari, hai adesso tra le mani e qualcosa di più? Intendo, più buono, più consapevole e anche più sostenibile?

Hai due soluzioni: 

  • caffè artigianali di qualità

  • caffè specialty

IMPORTANTE: la data di tostatura. In tutti i casi, guarda sempre quando è stato tostato (soprattutto, sincerati che questa informazione sia presente!!) e cerca di scegliere caffè tostato da poco! In questo modo potrai godere appieno delle sue caratteristiche aromatiche e gustative. Un consiglio? Il momento migliore per godere di un caffè di qualità è dopo 10 giorni dalla data di tostatura. E, se puoi, cerca di non acquistare caffè tostato da più di un mese.

Un occhio ai blend: come riconoscere la miscela di qualità?

Trattandosi di miscele di differenti caffè, i blend richiedono il doppio delle informazioni, ossia la tracciabilità di tutti i caffè che lo compongono. 

I blend rappresentano un ottimo primo passo per esplorare l’universo del caffè di qualità. In particolare, sono adatti a chi vuole provare nuove strade ma rimanere fedele alla moka e a un gusto più tradizionale. Infatti, i blend sono spesso pensati per offrire profili gustativi cioccolatosi e note di cacao.

Puoi scegliere blend specialty e blend artigianali di qualità. Il mio consiglio è di evitare blend che non chiariscano la provenienza dei caffè che lo compongono. Scegli sempre la trasparenza! Assicurati di leggere sull’etichetta almeno la provenienza dei caffè, per quanto riguarda sia l’area geografica sia il produttore. 

I caffè mono origine

Fare confusione è semplice, anche noi del settore ci mettiamo del nostro! Caffè “mono origine” e caffè “specialty” spesso sembrano sovrapporsi, ma cosa li differenzia? 

Un single origin, come dice la parola, proviene da un unico territorio, ma non necessariamente da un singolo produttore. Di quel territorio quel caffè si porta dietro tutte le caratteristiche, fino al momento in cui lo assaggi. Scegliere un mono origine, tracciato e di qualità, può essere un buon primo passo per avvicinarsi al mondo dello specialty. Spesso questi caffè hanno anche prezzi più abbordabili ma la filosofia che li guida percorre lo stesso solco della cultura specialty. 

L’etichetta del caffè specialty

L’etichetta del caffè Specialty è la più completa in assoluto. Si tratta, inoltre, del massimo livello di selezione del caffè. Infatti, il caffè specialty non ha difetti che possano inficiare l’esperienza gustativa. 

Spesso, sull’etichetta di un caffè specialty puoi trovare anche un Quality Grade (QG). Si tratta di un voto assegnato da un professionista assaggiatore sulla base di criteri stabiliti dalla Specialty Coffee Association (SCA). 

Sebbene il voto non sia un elemento chiave, è un buon indicatore per sapere cosa stai bevendo. Generalmente, i caffè sopra gli 89 punti sono veri e propri viaggi gustativi, molto complessi. Si tratta di caffè passati attraverso lavorazioni particolarmente sofisticate o di varietà molto ricercate

Le informazioni che puoi trovare su un pacchetto specialty sono: 

  • Origine

  • Regione

  • Produttore

  • Varietà

  • Lavorazione 

  • Altitudine di coltivazione 

  • Note gustative 

  • Tipo di tostatura

  • Data di tostatura 

  • Quality Grade

Inoltre, ti consiglio di controllare sempre anche il sito della torrefazione, per poter approfondire ulteriormente. Le torrefazioni particolarmente attente spesso raccontano molto di più sul sito, riportano foto delle piantagioni, la storia delle persone e degli sforzi dietro al caffè che bevi.

I produttori e l’origine

Il paese di produzione è il dato di tracciabilità più generico, indica il Paese in cui il caffè viene prodotto. Sull’etichetta trovi poi indicazioni sulla regione di produzione, il distretto o addirittura la città in cui viene coltivato e lavorato. 

In alcuni casi, potresti trovare indicazioni più specifiche, in altri più generiche. Non sempre viene riportato il nome del produttore. Ad esempio, in alcuni paesi africani gli agricoltori di caffè coltivano piccoli appezzamenti e si riuniscono in cooperative. In questi casi ad essere riportato sull’etichetta è il nome della cooperativa. Altre volte, viene menzionata la washing station dove processano il caffè, mentre in altri casi ancora entrambe le informazioni vengono fornite. Insomma, non c’è molta uniformità! 

Questo può sembrare meno trasparente, certamente disorientante, ma, ad esempio, nel caso di piccoli produttori, riunirsi in cooperative è l’unico modo di farsi riconoscere e di imporsi nel mercato. Per ulteriori informazioni potresti cercare su amico Google il nome della cooperativa! In molti casi potresti trovare informazioni parecchio interessanti. Ad esempio, per alcune realtà, è proprio grazie alla struttura delle cooperative che è possibile attivare progetti virtuosi legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla formazione continua dei lavoratori. 

Le varietà di caffè

Il mondo dell’Arabica è vastissimo, esistono molte varietà con caratteristiche diverse, tanto a livello botanico quanto a livello gustativo. Alcune sono più rare, altre più comuni. Un tool utile per poterne sapere di più è il catalogo di World Coffee Research. Cercando il nome della varietà su questo portale, puoi scoprire tutte le sue caratteristiche!

Conoscere la varietà che stai bevendo è un’ulteriore preziosissima informazione, che ti consente di essere ancora più consapevole dell’alimento che stai consumando. Inoltre, questo ti consente di confrontare, di volta in volta, le differenze sensoriali che senti tra varietà diverse. 

PS: questa è un’abilità da veri pro del caffè maaaa… perché non sfidarti? :D

I processi di lavorazione del caffè

Il caffè non viene solo coltivato, raccolto, essiccato e poi esportato. In mezzo ci sono procedure di vario tipo, che impattano sul gusto in tazza. Naturale, Lavato, Honey, Anaerobico? Quali processi di lavorazione subisce il caffè? 

In questo caso, è probabile che sul sito del torrefattore tu possa trovare anche molte informazioni di carattere tecnico che ti spiegano piuttosto dettagliatamente i processi che rendono ancora più specialty il caffè che ti interessa. 

Hai ancora il tuo pacchetto di caffè tra le mani? Hai trovato informazioni di questo tipo? 

Il tipo di tostatura 

La tostatura è diversa per ogni caffè e per ogni metodo di estrazione. Il bravo roaster è in grado di eseguire una vera e propria tostatura su misura per ciascun caffè. Infatti, non tutti i caffè rispondono in egual modo durante il processo di tostatura! 

I tipi di tostatura, generalmente, sono: 

  • per filtro (anche detta light roast)

  • per moka o espresso (in questo caso puoi trovare medium roast o anche dark roast)

  • infine, alcune torrefazioni optano per lomniroast, un tipo di tostatura adatta a diversi tipi di estrazione

La data di tostatura

Come già accennato prima, la data di tostatura è un’informazione da controllare sempre attentamente. In genere, le torrefazioni specialty tostano su ordinazione oppure poco e molto frequentemente, in modo tale da non fare magazzino e garantire sempre una certa freschezza del prodotto. 

Consiglio: quando acquisti un caffè specialty in grani e tostato da poco, tieni presente che avrebbe bisogno di un certo tempo di riposo, prima di essere gustato al meglio:

  • per una tostatura chiara, aspetta circa 7 giorni dalla data di tostatura

  • per una tostatura scura, aspettane 10/15 

I microlotti

Hai visitato il sito di una torrefazione e hai trovato la parola “microlotto”? Oppure te ne hanno parlato in caffetteria? 

I microlotti sono caffè prodotti in limitatissime quantità e per questo sono molto rari. I prezzi dei microlotti sono naturalmente più alti ma rappresentano spesso l’occasione di provare qualcosa di unico e prezioso. 

Prospettive e possibili miglioramenti 

Come avrai capito, è importante essere informati. Al contempo è fondamentale che il produttore fornisca tutte le informazioni e renda più facile a te, consumatore, venire a conoscenza delle caratteristiche del caffè che vuoi acquistare. 

Non tutti i torrefattori sono precisi ed esaustivi, anche nel mondo specialty. Quello che spero è che un domani, anche nel nostro Paese, le torrefazioni diventino sempre più trasparenti. Nei paesi produttori ci sono persone che ogni giorno lottano con i cambiamenti climatici, con le calamità naturali e con le dinamiche di mercato. La trasparenza è qualcosa di necessario e il consumatore deve pretenderla.

Nel mio ultimo viaggio a New York ho visto alcune torrefazioni indicare i prezzi di acquisto del caffè crudo direttamente sul pacchetto con, ben evidenziata, la somma netta che i farmer ricevono. Questo accade anche in altre realtà anche in Europa e per me rappresenta un segno di grande responsabilità e affidabilità da parte delle roasteries. Il mio auspicio è che queste pratiche vengano sempre più abbracciate e la filiera resa sempre più corta e trasparente. 

È un percorso lungo, ma ho fiducia!

Oh! Dimenticavo! Avrai ancora il tuo caffè, vicino a te, no? Allora, apri Instagram, fai una foto al tuo caffè di qualità, alle sue belle informazioni e tagga @mirabilia.coffee. Insieme, diffondiamo una cultura più consapevole!

Se invece il tuo caffè riporta poche informazioni, vai a dare un’occhiata al fantastico shop di Mirabilia oppure scrivimi una mail o un messaggio, sarei troppo felice di poterti consigliare! :)